LA CAMERA DELLE MERAVIGLIE
GROUP SHOW
A cura di Anna Vittoria Magagna
Chiesa del Purgatorio
Indirizzo: Via Domenico Ridola, 45 - Matera
Inaugurazione 6 agosto dalle ore 18 alle 21
6 agosto - 30 novembre, 2024
Artisti in mostra:
Apparatus 22, Bertille Bak, Carlo Cossignani, Piero Gilardi, Marco Giordano, Joseph Grahame, May Hands, Martin Hotter, Genea Lardini, Almudena Lobera, Juan Pablo Macias, Athena Papadopoulos, Antonio Paradiso, Greta Pllana, Revèrie, Domenico Ruccia, Elisa Schiavina, Daniel Spoerri, Luca Staccioli, Giuseppe Stampone, Mattia Sugamiele, Leilei Wu, Andreas Zampella, Michele Zaza.
La Camera delle Meraviglie è il progetto espositivo ideato per la Chiesa del Purgatorio a Matera, a cura di Anna Vittoria Magagna. La mostra propone una ricercata selezione di artisti e da vita a una wunderkammer in chiave contemporanea, ispirandosi alla prassi dei collezionisti che tra il XVI e il XVIII secolo che raccoglievano e conservavano oggetti stravaganti ed eccezionali, in eclettici cabinet delle curiosità. Storicamente, all’interno delle prime wunderkammer, scienza, filosofia, teologia e immaginazione popolare erano discipline giustapposte armoniosamente. Tra tutti questi elementi, i naturalia, o emblemi della natura, sono stati ospiti ricorrenti all’interno delle chiese, sin dal Medioevo, insieme a reliquie ed ex voto, erano organizzati in raccolte zoomorfe vive e dall’estrema aura aulica. Al loro fianco, l’indice degli artificialia raccoglieva le creazioni dell’uomo, un uomo faber che imita o dialoga vicendevolmente tra natura e artificio, in un rapporto tra divinazione e immanente riverenza. Sugli indici di questa tensione trasformativa le opere contemporanee di molteplici artisti lavorano con linguaggi incastonati nell’architettura e negli spazi della Chiesa con diversi diagrammi, pitture, sculture, video e installazioni sonore. Le opere de La Camera delle Meraviglie si collocano al confine tra rappresentazione fenomenologica pseudo-scientifica e la pura espressione di fantasia, allo scopo di tornare al piacere infantile della scoperta. Il connubio tra uomo e natura emerge in particolari forme di mutazione visibili, in cui lo stupore, oltre a essere matrice, diventa spazio di condivisione tra l’arte e lo spettatore.